Perché l'albero di Natale naturale è la scelta più ecologica?
Con l’avvicinarsi delle festività è il momento di scegliere l’albero di Natale, vero e proprio simbolo in grado di creare la giusta atmosfera natalizia in casa. Oggi in commercio troviamo innumerevoli proposte, in termini di dimensioni e materiali di cui è composto. La scelta dell’albero non riguarda però solo il proprio gusto personale ma anche l’impatto che ha sull’ambiente. È bene ricordare infatti che adottare uno stile di vita sostenibile significa anche acquistare in modo più responsabile e consapevole, prendendo in considerazione l’intero ciclo di vita del prodotto. Nel caso dell’albero di Natale, è comune l’idea che quello artificiale rappresenti la soluzione migliore dal punto di vista ambientale. Si tratta in realtà di un mito da sfatare. Studi internazionali recenti confermano infatti che optare per un albero naturale risulta la scelta più green.
L’impatto ambientale dell’albero di Natale artificiale
Secondo un’indagine di Coldiretti, oggi l’albero di Natale artificiale viene scelto da circa il 65% degli italiani in quanto ritenuto più comodo da trasportare e mettere in cantina. Il fatto di poter riutilizzare un albero sintetico ogni anno può sembrare una soluzione più ecologica, in realtà si tratta di una convinzione poco realistica. Per ammortizzare l’impatto ambientale di un albero artificiale, una famiglia dovrebbe infatti riutilizzarlo per almeno 20 anni, una condizione improbabile in quanto si tratta di un prodotto non in grado di mantenere le proprie qualità così a lungo. Ad incidere sono innanzitutto le materie prime di cui è composto. Stiamo infatti parlando di un prodotto in PVC, materiale derivato dal petrolio, non biodegradabile, altamente inquinante e di difficile smaltimento. Un secondo fattore da non sottovalutare è la provenienza di questi alberi, prodotti principalmente in Cina e quindi sottoposti a lunghi viaggi che si traducono in un’enorme immissione di gas serra nell’ambiente. A certificare l’alto impatto che un albero di Natale artificiale ha nel nostro ambiente è inoltre il Carbon Trust, l’associazione che si occupa di aiutare aziende e organizzazioni a ridurre le emissioni di carbonio in atmosfera. Secondo una loro indagine infatti l’anidride carbonica di cui è responsabile un albero sintetico di circa due metri è pari a circa 40 kg, un numero dieci volte superiore rispetto ad un abete naturale di pari dimensioni e senza radici.

La Stella di Natale: una tradizione poco ecologica
Oltre all’albero, immancabile è la presenza della Stella di Natale. Durante le festività le troviamo un po’ ovunque ed è ormai la pianta più significativa del periodo. Attenzione però: come l’albero di Natale artificiale, la Stella di Natale ha un grande impatto sul nostro ambiente. Originaria del Messico è infatti abituata a prosperare in climi caldi molto differenti dal nostro e necessita di una coltivazione a temperatura e illuminazione controllate, per poi morire dopo poche settimane a causa della scarsa adattabilità nelle nostre case.

La sostenibilità di un albero di Natale naturale
Un luogo comune è quello che acquistare un albero di Natale naturale possa renderci partecipi di un disboscamento e quindi risultare complici dell’abbattimento di migliaia di alberi. Niente di più falso. È infatti bene ricordare che si tratta di alberi che restano in vivaio per circa 10 anni prima di poter essere pronti alla vendita. Tempo durante il quale sono in grado di svolgere funzioni ecologiche quali l’assorbimento del carbonio attraverso la fotosintesi, mitigando quindi l’effetto serra. Una volta estirpati, vengono infine sostituiti da piante giovani così da poter continuare il proprio ruolo virtuoso nell’ambiente. Scegliere di acquistare un albero vero comporta inoltre mettere in casa una pianta che, nonostante sia recisa, respira e assorbe anidride carbonica, rilasciando ossigeno e purificando infine l’aria nella propria abitazione. Terminato il loro ciclo vitale, questi alberi potranno essere avviati al compostaggio, dove si trasformeranno in sostanza organica, innescando quindi un circolo virtuoso per l’ambiente. Un albero di Natale naturale può essere definito infatti come un ingranaggio del motore di filtrazione della natura durante tutta la sua vita, dalla crescita fino allo smaltimento.


L’importanza della filiera
Un albero di Natale naturale può definirsi ecosostenibile anche e soprattutto se si considera la provenienza della pianta. Molto importante al fine di non impattare nel nostro ambiente è infatti prediligere coltivazioni vivaistiche specializzate locali. Sempre più spesso la grande distribuzione propone alberi importati da Paesi quali Danimarca, Germania o Finlandia, che necessitano di essere trasportati per migliaia di chilometri prima di arrivare nelle nostre case, causando un notevole rilascio di anidride carbonica. Acquistare un albero di Natale cresciuto vicino al luogo di coltivazione dal quale è stato prelevato significa quindi garantire una minor emissione di gas serra per il trasporto, valorizzando infine le attività florovivaistiche della zona in cui si vive.
Come prendersi cura del proprio albero di Natale naturale
Per mantenere in salute il nostro albero di Natale è essenziale prendere in considerazione alcuni piccoli accorgimenti al fine di ricreare condizioni il più possibile simili al loro ambiente naturale. È innanzitutto fondamentale posizionarlo in un luogo ben illuminato, lontano da fonti di calore come termosifoni. Altro aspetto da non sottovalutare è il fabbisogno di acqua. Generalmente si consiglia di innaffiare il proprio albero una o due volte a settimana, evitando di creare ristagni d’acqua dannosi alla pianta. Un’ottima soluzione può essere quella di riempire il sottovaso di sassi così da impedire che le radici entrino in contatto diretto con l’acqua permettendo allo stesso tempo all’umidità generata di mantenere la pianta ben idratata.